Tra libri ed emozioni forti
Scrittura in salsa emiliana - Libreria all'Arco.
Reggio Emilia. 06 febbraio 2009
Tra libri ed emozioni forti
Emigrazione e desparecidos
In modo particolare, durante questa presentazione in libreria
(luogo che in questo caso per gli ambienti che ospita si
presterebbe da solo ad una visita esplorativa) è emerso l'aspetto
storico che caratterizza questo giallo, la cui scansione temporale,
pur senza volerlo farlo apparire come un libro fantascientifico, ci
porta in avanti di qualche anno. Il tema dei desaparecidos
argentini è, infatti, trattato come parte della trama noir,
attenzionandolo (tanto per usare un termine investigativo) al
lettore non come un evento tragico che ha coinvolto la storia di un
paese lontano, ma come qualcosa che ci ha interessato intimamente,
essendo rimasta coinvolta in tutto ciò anche la comunità italiana a
suo tempo emigrata nel paese. Il dramma nel dramma, cioè la forte
presenza di persone con passaporto italiano nella lunga lista dei
desaparecidos, esplose il 31 ottobre 1982, quando il Corriere della
Sera pubblicò una lista di 297 italiani (per lo più giovani)
scomparsi nel nulla. La rivelazione suscitò una ondata di reazioni
di sdegno e per la prima volta la parola desaparecidos suonò un
poco più italiana.
Qualcuno, che a Vite Corsive aveva già approcciato, ha infatti
trovato assai realistico il capitolo relativo al periodo golpista
associando quanto l'autore ha scritto nel suo romanzo non molto
dissimile a ciò che accade a Susanna Pegoraro. Quest'ultima venne
rapita all'eta' di 22 anni, come tante altre donne, mentre era
incinta. Il figlio fu poi "venduto" verosimilmente ad una famiglia
di militari. E la donna uccisa. Tutti i fatti oggetto del processo
avvennero tra l'agosto del 1976 ed il dicembre del 1977 all'interno
dell'ESMA, la scuola della Marina che negli anni della dittatura fu
trasformata dai militari in uno dei circa 350 centri clandestini di
detenzione e di tortura.
Altro particolare che ha incuriosito i presenti reggiani ( e non dobbiamo dimenticare che Marco Nundini è originario di Reggio Emilia) è l'aspetto puramente "omicida" del romanzo. Chi ha ucciso lo ha fatto con i fiori. Come? Scopritelo leggendo Vite Corsive.
La storia delle nostre librerie inizia nel 1991, quando la
Libreria Rinascita di Reggio Emilia viene trasferita in via Emilia
Santo Stefano, all’interno di uno spazio caratterizzato da
imponenti arcate: nasce così la Libreria All’Arco. Nel 1994 la libreria si allarga al piano superiore,
collegando gli spazi con una scalinata di acciaio e un ascensore
dalle pareti in cristallo. Anticipando di qualche anno le tendenze
nell’allestimento delle librerie, gli spazi del piano nobile
vengono arredati con poltrone e divani, consentendo ai clienti una
consultazione dei titoli comoda e piacevole. Nel corso del 2005, in
pieno centro storico, viene aperto un secondo punto vendita che,
nella primavera del 2009, si trasferisce nell’attuale collocazione
di via Farini: un negozio caratterizzato dalla presenza di una
caffetteria e da un’identità fortemente orientata al tema del
viaggio, presentato in tutte le sue declinazioni. Accanto ai best
seller del momento, guide turistiche, volumi illustrati e diari di
viaggio sono collocati all’interno di uno spazio suddiviso per aree
geografiche. Nel 2008, il punto vendita di via Emilia si amplia
ulteriormente in uno spazio attiguo: l’ala Palazzo Linari, decorata
da preziosi affreschi che ricoprono pareti e soffitti. A gennaio
2011 la Libreria All’Arco ha vinto il premio annuale come migliore
libreria d’Italia assegnato dalla Scuola per Librai “Umberto ed
Elisabetta Mauri” di Venezia. Nel corso dei suoi oltre 20 anni di
storia, molti sono stati gli scrittori ospiti della libreria: da
Carlo Lucarelli ad Arrigo Petacco, da Isabel Allende a Roberto
Saviano.
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